Hand shaming, questo sconosciuto

 Abbiamo la fortuna di vivere in una società e in un tempo che hanno fatto del rispetto delle differenze e dell'accoglimento della diversità un "codice di condotta". Le parole sono pietre, diceva giustamente Levi. E a volte fanno più male di un macigno.


Se alcuni comportamenti e vocaboli sono stati messi al bando dal dizionario della civiltà in quanto istigano all'odio razziale, di genere, religioso...  perché non possiamo immaginare che "sinistra" sia solo l'indicazione di una parte del corpo, o politica in senso figurato, e non (come accade regolarmente) un aggettivo per indicare qualcosa di brutto, infido, avverso. 


E allo stesso modo perché non pretendere che il vocabolo mancino sia usato solo per indicare chi usa prevalentemente la parte sinistra del corpo e non anche come sinonimo di "colpo basso".




La comicità è stata ripulita da battute sessiste e di genere, sarebbe una bella conquista di civiltà liberare le parole che fanno riferimento ai mancini dall'accezione negativa maturata in secoli di giudizi denigratori legati all'uso della "mano del diavolo".

 

Così come è giusto non offendere, discriminare, denigrare qualcuno per il suo aspetto fisico (body shaming), sarebbe corretto porre fine a secoli di "hand shaming", fisico o verbale, palese o strisciante.




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